ANNO 14 n° 110
Bomba alla sede di CasaPound Cimini, entro venti giorni i risultati della perizia

VIGNANELLO - Entro venti giorni, la verità. Entro venti giorni, verranno depositati, dagli uomini del Ris, i risultati della perizia sulla bomba esplosa davanti alla sede di CasaPound a Vignanello. Non si andrà oltre la fine di aprile, dunque, per fare luce sull'ordigno che lo scorso 19 febbraio fece tremare vetri e infissi dell'intero paese dei Cimini.

Da mercoledì scorso nel reparto di investigazioni scientifiche viterbese, si sta lavorando per capire da cosa fosse composto dove sia stato piazzato, mentre sembrerebbe già stata individuata la miccia, che accesa, avrebbe poi provocato l'esplosione.

Un'esplosione talmente tanto forte che ruppe la serranda della sede del movimento politico. Fortunatamente non provocando feriti, data anche la tarda ora. Erano le 2,30 di notte, quando la bomba sveglio l'intero paese. Ed immediatamente il pensiero andò ai precedenti fatti del 12 febbraio, quando un gruppo di estrema destra avrebbe, secondo l'ipotesi della procura, aggredito un ragazzo di Vignanello, Paolo E. facendolo finire in ospedale con il naso rotto e diverse lesioni provocate da una cintura.

La sua colpa? Aver pubblicato su Facebook una vignetta satirica contro il movimento politico. Da qui la presunta reazione del gruppo di militanti, guidati da Jacopo Polidori all'esterno di una nota pizzeria di Vignanello e, in seguito, la risposta dei loro 'avversari' politici: la bomba fatta esplodere davanti alla sede di CasaPound.

Un'escalation di violenza che, da quel giorno, ha gettato i Cimini in un clima di paura e terrore. Come hanno sottolineato anche i ragazzi testimoni dell'aggressione.



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