ANNO 14 n° 89
Bilancio, iniziata la corsa
ad ostacoli tra gli emendamenti
Ieri la prima assise dedicata, caratterizzata dalle bordate della minoranza e da un macroscopico passo falso della maggioranza, si č conclusa con l'approvazione del documento unico di programmazione

di Annamaria Lupi

VITERBO – Se il buongiorno si vede dal mattino, le prossime sedute consiliari promettono temporali. Ieri la prima giornata di lavori è stata contrassegnata da toni accesi e bagarre continue.

Tanto che l'intera mattinata e il primo pomeriggio sono trascorsi avendo discusso solo due emendamenti del Dup (documento unico di programmazione ndr.). La situazione che sembrava essersi leggermente sbloccata è poi esplosa quando si è entrati nel dettaglio dell'emendamento, presentato dalla maggioranza, finalizzato a inserire nel piano alienazioni alcuni beni immobili.

Mentre viene approvata la vendita del Cinema Genio, valore stimato 1,8 milioni, fermo restando la destinazione d'uso a cinema-teatro, il colpo di scena arriva su un deposito sito in piazza Concetti, 4.

Nel documento la stima di 19mila euro risulta ritoccata a 319mila euro, ma soprattutto viene fuori che in realtà a quell'indirizzo corrisponde l'ex chiesa della Pace, in cui i facchini di S. Rosa effettuano le prove di portata.

Costernazione massima tra i consiglieri di maggioranza. Dopo un periodo di confusione totale, e la sospensione dei lavori, il sindaco Arena prende la parola: “Sono dispiaciuto per quanto è avvenuto.

Ho mandato subito i vigili urbani a verificare in piazza Concetti e il numero civico 4 non esiste. Nei documenti del Comune invece risulterebbe corrispondere a un deposito del valore di 19mila euro”.

Poi tiene a rimarcare che “nessuno in maggioranza e credo neanche della minoranza si sarebbe mai sognato di alienare un bene così importante per la storia della città”.

Alla luce del passo falso verificatosi dichiara: “Non ci sono i presupposti per andare avanti con l'emendamento della maggioranza”.

“Nessuno di noi si è mai sognato di vendere la chiesa della Pace, evitiamo speculazioni. Nessuno si sogni di dire – ammonisce il capogruppo FdI Paolo Bianchini – che questa maggioranza vuole andare contro i facchini di Santa Rosa”. E propone di ritirare l'emendamento.

Tutti concordi, ma il consigliere di Viterbo 2020 Alfonso Antoniozzi tiene a rimarcare che “un atto pubblico, presentato e protocollato, non può essere corretto con un tratto di penna. Abbiamo ragionato su un falso”. E chiede al sindaco di andare a fondo sulla vicenda.

E la capogruppo Pd Luisa Ciambella, riferendosi all'unico documento presentato dalla maggioranza contenente il “macroscopico” errore sulla chiesa in uso ai facchini, chiosa: “Maggioranza colpita e affondata ancora prima di iniziare la discussione sul bilancio”.

Dopo il ritiro dell'emendamento si vota per l'approvazione del documento unico di programmazione che passa con i 19 sì della maggioranza e i 9 contrari dell'opposizione.

Superato il primo scoglio, è iniziata l'illustrazione del bilancio di previsione 2019-2021 che proseguirà nella giornata odierna. Un percorso minato, costellato da circa 7000 emendamenti.




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