ANNO 14 n° 88
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Berlusconi al telefono carica Forza Italia alla tre giorni di Viterbo
Il leader azzurro a tutto campo: da Salvini al M5S, passando per Conte, Renzi e la legge elettorale. Ringraziamenti a Battistoni e Tajani

VITERBO – ''Come nel 1994 dobbiamo dare voce a quell'Italia che al di fuori di noi non è rappresentata nell'era del populismo, del sovranismo e del giustizialismo. Oggi si percepiscono due Italie incattivite: quella destra e sovranista e quella di sinistra e statalista che non rappresentano l'Italia e non danno una prospettiva al nostro Paese''.

Lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo telefonicamente alla chiusura della tre gioni di convention alle Terme Salus. Il leader azzurro in più passaggi ha riferimento a quella fetta della popolazione che non si sente rappresentata e che non va a votare o disperde il suo voto. Ed è a questa che Forza Italia guarda.

''L'Italia – ha aggiunto Berlusconi – ha bisogno di una forza politica come la nostra che si batte contro la pressione fiscale, la burocrazia il giustizialismo''.

Non risparmia critiche ai grillini le cui politiche giudica ingenue e pericolose. E poi sugli azzurri dice: ''In questi giorni ho sentito di interpretazioni fantasiose e pettegolezzi che disorientano i nostri elettori. Ma la vera Forza Italia sia noi. Forza Italia è compatta e unita. Forza Italia è il centro destra perché lo abbiamo inventato noi. Senza di noi sarebbe un'altra cosa: sarebbe destra destra che non avrebbe i numeri per governare e anche se li avesse non sarebbe capace di governare''.

Il discorso poi si sposta su Conte e Renzi: ''Siamo nel centrodestra – ha continuato Berlusconi – senza equivoci e ambiguità. Chi guarda a Conti o Renzi si porrebbe fuori da Forza Italia''.

Berlusconi rivendica la cultura liberale: ''Non esiste una sinistra liberale. Non credo che Renzi sappia crearla ma se anche riuscisse a farlo, questo riguarderebbe l'altra metà del terreno di gioco, non la nostra''.

E poi il richiamo agli alleati della Lega e di Fratelli d'Italia. ''Per essere chiari anche con loro – ha detto – la nostra non è una battaglia sovranista''. Berlusconi ha detto di apprezzare la capacità di Matteo Salvini di fare comizi, raccogliere consensi e provocare emozioni, ''ma il suo – ha specificato - non è il nostro linguaggio e non sono i nostri contenuti''. E poi ancora: ''L'opa su Forza Italia è fallita. Se qualcuno se ne è andato, ci ha aiutato a fare chiarezza. Siamo una forza politica sana, integra, impegnata a rilanciarsi  e occupare da protagonista il ruolo che la storia le ha consegnato''.

Gli ultimi due passaggi hanno riguardato le legge elettorale - rispetto alla quale ha detto che ''il semplice proporzionale non va bene, torneremmo alla Prima Repubblica, così come non va bene l’uninominale secco. L’attuale sistema non è poi così sbagliato, un proporzionale corretto col premio di maggioranza” - e il progetto egemonico della Cina sull'Africa. In apertura Berlusconi ha ringraziato, tra gli altri, il senatore viterbese Francesco Battistoni per l'organizzazione della tre giorni, e Antonio Tajani che “In Europa è una persona stimata e apprezzata” .

Quindi i saluti: ''Forza Europa, Forza Viterbo e Forza Italia''.

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