ANNO 14 n° 115
Bagni ristrutturati con soldi pubblici: Caci condannato a 3 anni e 2 mesi
Il sindaco: ''Accuse abnormi, la veritā č un'altra e verrā accertata''

MONTALTO DI CASTRO - Il sindaco Sergio Caci è stato condannato a 3 anni e due mesi di reclusione dal tribunale di Civitavecchia per la vicenda relativa alla ristrutturazione di due bagni nelle ex case Enel. I reati contestati sono abuso d’ufficio, falso ideologico e peculato. Secondo l'accusa avrebbe utilizzato soldi del Comune per pagare lavori di ristrutturazione a favore di un suo amico per circa 18mila euro.

A denunciare il caso fu Quinto Mazzoni tra il 2013 e il 2014. Il tribunale di Civitavecchia ha condannato anche il funzionario responsabile Demanio e Patrimonio Paolo Rossetti, mentre è stato assolto il concessionario dell’appartamento in questione.

E' stato lo stesso sindaco, in un lungo post sul suo profilo facebook, a commentare la sentenza di primo grado.

''Ho appreso della sentenza di condanna del tribunale di Civitavecchia sul processo nato dalla denuncia del segretario del PD di Montalto di Castro. Rispetto la decisione del Tribunale, ma ribadisco con forza e convinzione la mia assoluta innocenza e quella del responsabile del servizio lavori pubblici all'epoca dei fatti.

Ritengo abnormi le accuse mosse nei nostri riguardi e mi amareggia che il tribunale non abbia colto la vera natura della costruzione fatta dagli accusatori e delle loro reali intenzioni.

La verità è un'altra e verrà certamente accertata nelle opportune sedi.

Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza per proporre appello.

Fare il sindaco oggi non è per niente semplice e si rischia di rispondere di fatti che molto spesso neanche si conoscono. Per questo, se i miei concittadini lo vorranno, continuerò a svolgere il mio servizio politico e sociale con la trasparenza e l'entusiasmo di sempre. Se qualcuno invece pensa di fermarmi o intimorirmi attraverso i tribunali si sbaglia di grosso. Grazie a tutte le persone che mi sono vicine e credono nel mio lavoro: vado avanti a testa alta''.

Nell'aprile del 2015, Caci fu rinviato a giudizio per abuso di ufficio e falso ideologico. Secondo l'accusa Caci avrebbe fatto fare dei lavori di ristrutturazione a favore di un suo amico a spese del Comune per un ammontare di circa 18mila euro.

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