ANNO 14 n° 88
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Avvicinate in strada e palpeggiate, a 11 e 13 anni vittime di violenza sessuale
A finire in carcere un ragazzo pakistano di 29 anni

VITERBO - Sono state avvicinate al ritorno da scuola e poco fuori l’androne del proprio palazzo, e sono state palpeggiate. Vittime di violenza sessuale a 11 e 13 anni.

A finire in manette un 29enne pakistano che i primi del mese di maggio avrebbe avvicinato in pieno centro storico le due bambine con la scusa di informazioni stradali e, poi, avrebbe allungato le mani. Una nel primo pomeriggio, l’altra alcune ore più tardi. La modalità? Sempre la stessa. Individuare una bambina da sola, avvicinarsi e poi palpeggiarla.

Nel carcere di Mammagialla da questa mattina con un’ordinanza firmata dal gip Francesco Rigato, il 29enne deve rispondere di violenza sessuale aggravata.

Le due presunte vittime, una italiana e l’altra di un paese dell’Unione Europee, sarebbero fortunatamente riuscite a divincolarsi, senza grosse conseguenze fisiche.

Raccontato l’episodio ai genitori, sono stati loro a sporgere immediatamente denuncia.

“Le due piccole sono state ascoltate in audizione protetta - ha spiegato il capo della Squadra Mobile, Fabrizio Moschini - e senza indugi hanno riconosciuto il loro aggressore. Sono stati attimi davvero intensi: in pochi minuti hanno dovuto ripercorrere il trauma della violenza”.

Ad incastrare il giovane pakistano, regolarmente residente a Viterbo e dipendente di un’azienda agricola, i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nel centro della città.

“Abbiamo individuato una delle due bambine, seguito i suoi spostamenti e poi notato l’uomo, che l’ha seguita e poi avvicinata” ha concluso Moschini.

Da qui il riconoscimento e l’arresto.

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