ANNO 14 n° 110
Avrebbe finto di non vedere per truffare l’Inps, disposta perizia

TUSCANIA – Avrebbe finto di essere cieca per prendere i soldi della pensione di invalidità. Ma avrebbe, nel frattempo, guidato, fatto lunghe passeggiate in centro e coltivato la sua grande passione per il giardinaggio. Una truffa ai danni dell’Inps per oltre 40 mila euro, ma slitta a sorpresa la sentenza.

Dopo le richieste di un anno di condanna formulate dalla procura, ieri si sarebbe dovuti arrivare alla conclusione del procedimento. Invece contro ogni previsione si tornerà in aula: il giudice Silvia Mattei, infatti, vuole fare ulteriore chiarezza sulle reali condizioni fisiche della donna. Capire, cioè, se sia davvero in grado di vedere e compiere le azioni quotidiane oppure se abbia bisogno della pensione di invalidità.

E le perizie portate in aula da accusa e difesa, in questo senso, non sembrano arrivare ad una risposta univoca. Ecco allora la decisione del giudice: si tornerà in aula il prossimo 17 novembre per nominare un perito super partes che possa offrire una consulenza estranea alle parti. Che, fino ad oggi, hanno mostrato incongruenze. Da un lato quella del professor Fabrizio Bianchi, nominato dalla procura, dall’altro quella della difesa, del professor Claudio Manetti, nominato dal legale della donna, l’avvocato Fabrizio Ballarini. Entrambi oculisti, sembrano concordare sul dato oggettivo che la donna soffra di disturbi della vista. Ma affatto sul grado di invalidità: per l’accusa la 74enne non avrebbe potuto aspirare che al 90%. Una percentuale che non giustificherebbe la pensione di accompagno.

Ora toccherà al tribunale giungere ad una risposta univoca. Poi si procederà con la sentenza.




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