VITERBO - Assenteismo, restano sospesi i tre medici e l’assistente sociale della Cittadella della Salute, sorpresi dai carabinieri a timbrare il badge e poi ad allontanarsi dal posto di lavoro.
A stabilirlo il giudice Francesco Rigato, da cui, dopo giorni di attesa e speranza, è arrivato il no alla revoca della misura cautelare, proposta dai legali dei quattro indagati.
Si tratta di Franca Scarcella, Pierangelo Martini, Romolo De Stefano e Marina Morelli, i tre medici psichiatri e l'assistente sociale pizzicati dalle telecamere della Asl a timbrare il badge e poi uscire per commissioni di carattere personale. Mattinate di shopping, allenamenti in palestra e passeggiate nei supermercati per fare la spesa. O a fare un bagno alle terme.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti che, oltre alle riprese delle telecamere di sorveglianza della Asl, hanno a lungo pedinato e seguito gli indagati, i dipendenti pubblici in forza all’interno del dipartimento di salute mentale non avrebbero affatto rispettato gli orari e i propri turni di lavoro, lasciando scoperti ambulatori e uffici.
E sono stati proprio i numerosi disservizi, denunciati dagli utenti e dai pazienti, a far scattare le indagini degli uomini dell’Arma, coordinati dal pubblico ministero Franco Pacifici.
Fino, poi, alla sospensione, emessa lo scorso 11 ottobre dal gip Francesco Rigato e che lascerà fuori dal servizio i quattro dipendenti da 2 a 10 mesi.
Scarcella, Martini De Stefano e Morelli devono rispondere di truffa ai danni dello stato e falsa attestazione in servizio.