ANNO 14 n° 116
Assembla due motorini rubati, deve rispondere di riciclaggio
Del tutto fortuita la scoperta, i carabinieri: ''Chiamati perché era ubriaco''

CORCHIANO – (b.b.) Palesemente ubriaco, fa pipi sulla porta di un ristorante e lancia sassi e pietre contro le vetrate. Ma all’arrivo dei carabinieri, allertati dai proprietari del locale, finisce in manette per riciclaggio. Un reato che in Italia prevede condanne durissime, che vanno dai quattro anni di reclusione fino ai dodici.

Secondo quanto ricostruito dagli uomini dell’Arma, il giovane avrebbe raggiunto il ristorante di Corchiano a bordo di un motorino di dubbia provenienza.

''Ad un primo esame sembrava essere uno Scarabeo in tutto e per tutto – ha dichiarato in aula il maresciallo – ma poi ci siamo accorti che in realtà quel ciclomotore altro non era che il risultato di un assemblaggio di più pezzi, montati insieme, ma rubati da motorini differenti''.

Tra tutti, un Aprilia 50 e uno Scarabeo.

Ed è da qui che deriverebbe il reato di riciclaggio contestato al giovane: A.G. secondo la Procura, avrebbe assemblato insieme i pezzi in modo ''da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa''. In questo caso un furto, come recita il codice penale all’articolo 648 bis.

Protagonista dell’insolito episodio un giovane di Civita Castellana, noto alle forze dell’ordine per i suoi piccoli precedenti penali e che oggi risulta essere detenuto.

Alla prossima udienza, del 6 marzo 2019, potrà partecipare e sottoporsi all’esame del collegio di giudici, pubblico ministero e del suo difensore. Poi la discussione e la sentenza.




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