ANNO 14 n° 89
Arsenico - Il sindaco di Marta contro la Talete
''Gli esercenti non possono installare dearsenificatori a loro spese''

Acqua all’arsenico: il sindaco di Marta non ci sta. Lucia Catanesi si scaglia contro la Talete. Per questo oggi pomeriggio ha convocato una conferenza stampa in Comune: “No a nuove gabelle per i commercianti”. La Catanesi ha ascoltato le lamentele di baristi, ristoratori, fornai che negli ultimi giorni hanno subito delle ispezioni della Asl: gli esercenti dovrebbero installare, a loro spese, dei dearsenificatori per rispettare la normativa sulla quantità di arsenico nell’acqua.

“Non si capisce perché se uno beve dell’acqua in casa c’è la deroga fino ai 20 microgrammi per litro, mentre se lo fa in un bar o in una pizzeria la norma è più restrittiva: l’arsenico deve rimanere sotto i 20 mcg/l. Se è una questione di diritto alla salute, non ci può essere una tale discriminazione”, afferma la Catanesi. Per questo, il Comune di Marta tutelerà i commercianti in ogni modo e in ogni sede: “In caso di sanzioni, staremo al fianco degli operatori economici”, dice ancora il sindaco.

Insomma, la Catanesi parla di “disobbedienza civile”. E precisa: “Sto dalla parte della gente che mi ha voluto confermare la sua fiducia e che si sente vessata da norme e organismi lontani”.

In conclusione: “La gestione dell’acqua è un caos. La Talete deve provvedere al problema dell’arsenico, altrimenti che paghiamo a fare tutti i soldi della bolletta?. Inoltre, la Asl faccia nuove analisi e controlli; e alla Provincia dico che serve subito un tavolo di concertazione per tutelare commercio e turismo”. Così, il Comune di Marta incontrerà Talete e Asl, per risolvere il problema. Nell’aula consiliare oltre al sindaco c’erano gli assessori e i consiglieri Felice Cerica, Maurizio Lacchino, Cinzia Pistoni, Giovanni Sassara, Roberto Pesci, Mauro Poleggi.



Facebook Twitter Rss