ANNO 14 n° 110
''Un giorno la verità su Attilio verrà fuori''
Angela Manca sull'archiviazione del caso da parte del Gip di Roma

VITERBO - ''Il gip Elvira Tamburelli avrebbe potuto prendere una decisione coraggiosa: darci la possibilità di riesumare la salma. Avremmo avuto la possibilità di chiarire tanti dubbi come il setto nasale rotto, l'esame tricologico mai effettuato, il testicolo gonfio... Sarebbe stata una decisione saggia e nel contempo avrebbe dimostrato di voler seriamente approfondire quello che in precedenza i suoi colleghi hanno ignorato''.

Angela Gentile, la madre di Attilio Manca, commenta con amarezza e delusione l'ok arrivato del tribunale di Roma alla richiesta di archiviazione della procura antimafia  che di fatto mette la parola fine alla ricerca della verità sulla morte del giovane medico siciliano, trovato cadavere nella sua casa in via Santa Maria della Grotticella il 12 febbraio 2004.

La famiglia Manca non ha mai creduto alla versione ufficiale del suicidio per overdose di eroina e si batte da anni, attraverso i legali Antonio Ingroia e Fabio Repici, per la riesumazione del corpo e la riapertura delle indagini. 

L'ipotesi che dietro la morte di Attilio Manca ci sia l'ombra di Cosa Nostra e dei servizi segreti deviati, come sostenuto dalla famiglia, è ''fondata – scrive il gip – su elementi che non sono supportati da alcun principio di prova certa''. Il giudice Elvira Tamburelli ha però ammesso che ci sono ''alcuni particolari specifici della vicenda'' che ''non sono stati chiariti o non del tutto chiariti'', ma ''ciò non consente di andare oltre lo spettro di sospetti o ipotesi''. Tutto archiviato, quindi.

''Il gip sa bene che noi non ci siamo mai potuti difendere in un processo – ha continuato Angela Gentile –perché il pm Petroselli ci ha estromessi dal processo celebrato a Viterbo contro Attilio. Peccato per questa occasione persa, ma non posso fare a meno, in questa occasione, di ricordare ancora una volta le parole di Attilio: 'Spero che qualcuno un giorno possa trovare la verità, per non vanificare me e millenni di generazioni umane''.

''Arriverà il giorno – ha concluso la donna – in cui la verità su Attilio verrà fuori e saranno in tanti a provare imbarazzo!''.



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