ANNO 14 n° 109
Appello al presidente Anci, anche il sindaco di Vasanello sottoscrive

VASANELLO - Appello dei sindaci al presidente dell’Anci, anche il primo cittadino di Vasanello, Antonio Porri, sottoscrive la lettera a De Caro.

Sono sempre più numerose le adesioni mirate a richiedere una maggiore equità istituzionale da parte di una figura, come quella del presidente dell’Anci appunto, che dovrebbe essere super partes.

Questi alcuni passaggi fondamentali della missiva: “…La forza e la credibilità dell’Anci, negli anni, sono dipese proprio dalla capacità di formulare indirizzi che risultassero rappresentativi di tutti comuni associati. …Premesso prioritariamente che i Sindaci devono sempre e comunque rispettare le leggi, pena una grave delegittimazione delle Istituzioni che rappresentano, apprendiamo che proprio sulla scorta di queste esternazioni, tu hai ritenuto di proporre un tavolo di confronto per apportare “i necessari correttivi che così com’è non tutela i diritti delle persone.”

Nella tua dichiarazione fai riferimento alla posizione assunta all’unanimità dalla commissione immigrazione dell’Anci ma non può sfuggirti che, vista la delicatezza della materia, la posizione ufficiale dell’Anci deve necessariamente scaturire da un confronto che coinvolga i massimi organismi dell’associazione a partire dal direttivo e dal consiglio nazionale. Per quanto ci riguarda i sottoscritti sindaci sono convinti che il Decreto Sicurezza contenga norme principi giusti e condivisibili. …

Anche alla luce di queste nostre convinzioni, chiediamo che Anci non dia la sensazione di aderire tout court alle tesi del “partito dell’accoglienza” e che si faccia carico anche della sensibilità di tantissimi sindaci di città piccole, medie e grandi che guardano al decreto sicurezza come a un necessario, e da tempo auspicato, strumento normativo che ha favorito un cambio di paradigma rispetto alla questione dell’accoglienza….”

“Ho sottoscritto la lettera - dichiara il sindaco Antonio Porri - proprio perché ritengo doveroso un confronto sul tema che prescinda da qualsiasi natura politica.

Mi chiedo altresì come mai tutti questi rappresentanti istituzionali che ora protestano contro il decreto sicurezza, con un comportamento tra l’altro illegittimo, non hanno usato la stessa veemenza quando i precedenti governi hanno apportato tagli alle autonomie degli enti locali, bloccato le assunzioni, ridotto i trasferimenti ai comuni per 22 miliardi e, di conseguenza, comportato la diminuzione dei servizi.

Un sindaco dovrebbe garantire i diritti di tutti i cittadini, peccato che troppo spesso si tenda a dimenticarlo”.

 

 




Facebook Twitter Rss