ANNO 14 n° 107
Analisi gratis, al vaglio degli investigatori la posizione dei 170 utenti
La guardia di finanza ha spulciato le prestazioni effettuate nell'arco di 4 anni

VITERBO – Avrebbero usufruito delle analisi di laboratorio eseguite abusivamente a Belcolle le 170 persone identificate dalla guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta che ha portato alla denuncia di due persone per truffa ai danni dello Stato e falso in concorso.

Si tratta dei responsabili del dipartimento di medicina protetta in cui è stato riscontrato questo sistema. Sugli utenti si concentrano ora gli approfondimenti degli inquirenti che, spulciando negli archivi dell’Asl e incrociando i dati su circa 12mila esami, hanno portato alla luce un “malcostume” che consentiva di eludere il pagamento del ticket e di saltare la trafila della prenotazione al Cup . Tra i 170 utenti ci medici, infermieri e dipendenti pubblici che avrebbero effettuato analisi del sangue e di laboratorio per se stessi, ma anche a favore di conoscenti, amici e parenti, anche per analisi di routine e del valore di pochi euro.

Sotto la lente degli uomini della finanza, diretti dal maggiore Emiliano Sessa, sono finiti 3-4 anni di analisi eseguite a Belcolle. 315 le analisi eseguite abusivamente.

L’inchiesta, condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria, e coordinata dal pm Paola Conti, ha evidenziato una falla nel sistema di controllo ed esecuzione delle analisi cliniche interne alla struttura sanitaria. Una carenza nel sistema di controllo e rendicontazione in cui si sono imbattute le fiamme gialle a loro volta impegnate in un’altra indagine. L’Asl dal canto suo ha già fatto sapere che procederà per il recupero del danno erariale e per tutelare l’immagine dell’azienda e dei suoi dipendenti.




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