ANNO 14 n° 111
Alunno umiliato in classe, i genitori rinunciano a costituirsi parti civili
Per la professoressa delle medie di Bagnoregio al via al processo il prossimo 3 ottobre

BAGNOREGIO – (b.b.) Avrebbe umiliato un suo alunno in classe e avrebbe spronato i suoi compagni a deriderlo, per la professoressa di italiano della scuola media ''Fratelli Agosti'' di Bagnoregio, processo al via il prossimo 3 ottobre.

Una falsa partenza, quella di ieri, causata dallo sciopero nazionale dei vice procuratori onorari che sta coinvolgendo l’intera penisola: la donna, rappresentata in aula dall’avvocato Giovanni Labate dovrà tornare nuovamente in aula tra una manciata di settimane.

Nessuna lista testi depositata e nessun documento fatto transitare nel fascicolo del giudice Giacomo Autizi, per l’udienza di ammissione prove ci sarà da aspettare.

Intanto però i genitori della presunta vittima, il 14enne costretto a subire le umiliazioni e le vessazioni della docente, sospesa pochi giorni dopo la denuncia, tramite il loro legale, l’avvocato Enrico Valentini hanno fatto sapere di rinunciare alla loro costituzione di parte civile: per loro, in caso di condanna della donna, non ci sarà alcun risarcimento danni, alcune provvisionale.

Denunciata e sospesa a tempi record nel febbraio del 2016, la professoressa è tornata ad insegnare nel settembre dello stesso anno: secondo quanto raccolto dalla pm Paola Conti avrebbe pubblicamente umiliato il 14enne in classe e costretto i suoi compagni a schiaffeggiarlo e buttarlo fuori dall’aula.

''Non senti che puzzi?'', ''Sei uno stupido, inutile che ti spiego le cose, tanto non capisci'', sarebbero state battute all’ordine del giorno.

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