ANNO 14 n° 115
Altre due piccole vittime, il pakistano sarebbe un molestatore seriale
Spuntano a carico del 29enne due ulteriori denunce, il gip pronto a chiedere l'incidente probatorio sulle due adolescenti

VITERBO - (b.b.) Altre due piccole presunte vittime, il pakistano sarebbe un molestatore seriale. 

Finito in manette lo scorso primo giugno, dopo la segnalazione e la successiva denuncia di due famiglie residenti nel centro storico di Viterbo, il 29enne è ancora oggi in carcere con l'accusa di violenza sessuale aggravata. 

Secondo la magistratura, un mese prima dell'arresto, avrebbe avvicinato le giovanissime vittime, approfittando di momenti in cui fossero da sole e poi avrebbe cercato con loro un approccio fisico: baci sul collo, in bocca e palpeggiamenti. Fino ad arrivare, in un caso, ad abbassare i pantaloni di una di loro. 

E mentre il gip Francesco Rigato sarebbe pronto a chiedere l'incidente probatorio sulle vittime di 11 e 13 anni, per cristallizzare i loro racconti ed evitare che il tempo faccia offuscare i ricordi di quei momenti, spuntano altre due denunce a carico del pakistano. 

Due ulteriori segnalazioni per altrettanti episodi di presunte violenze sessuali che si sarebbero verificate nelle stesse modalità delle altre: identificate le vittime, il 29enne avrebbe iniziato a seguirle e, una volta raggiunte, le avrebbe molestate. 

Arrivato in Italia dal Pakistan nel 2014, ''Ha ottenuto la protezione dichiarando di essere omosessuale'', ha reso noto il ministero dell’Interno attraverso un comunicato. Dal 2017, vive nel centro storico di Viterbo e lavora in un’azienda agricola. ''È regolare sul territorio nazionale per decisione del tribunale di Firenze – ha sottolineato il Viminale -. L’ordinanza a favore del pakistano è del 5 aprile 2017. La commissione territoriale aveva respinto la richiesta di asilo, ma l’immigrato aveva fatto ricorso. Tenuto conto della gravità dei fatti, grazie al Decreto sicurezza, verrà richiesta alla commissione nazionale la revoca del permesso, che comunque scade il 24 luglio 2019. Fatte salve le esigenze cautelari, il pakistano potrà essere espulso''.

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