ANNO 14 n° 109
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Alta velocità, ultima chiamata per Orte
Mercoledì sera alla stazione il consiglio straordinario. La giunta unanime:
''Non perderemo questo treno''

ORTE - (S.C.) Sembra poter diventare sempre più concreto il sogno di poter avere una fermata dell'alta velocità presso lo scalo di Orte. Dopo settimane di annunci, proclami e dimostrazioni d'interesse da parte di categorie appartenenti a Lazio e Umbria, finalmente si è compiuto un passo verso un vero e proprio obiettivo comune.

Ed è stato proprio questo il tema su cui la giunta di Orte, guidata dal sindaco Giuliani, ha fatto appello più volte per richiamare ad una unione d'intenti che potrebbe portare alla realizzazione del tanto agognato Frecciarossa per Milano.

''Abbiamo scelto di svolgere il consiglio comunale qui per far capire a tutti l’importanza della stazione di Orte per i territori coinvolti. In questo momento parlo come cittadino di Viterbo, Orte, Rieti e Terni - ha affermato in apertura il primo cittadino -. Oggi la società vive di velocità e contestualità: e alle nostre imprese serve la possibilità di poter competere con i grandi mercati del Nord. L’alta velocità servirebbe inoltre ad intercettare il flusso turistico che dal Nord va verso la Capitale. Questa è una grande opportunità per far conoscere i nostri territori: Chiusi non può reggere il paragone con Orte, se lo hanno fatto loro possiamo farlo anche noi. Ci tengo però a rassicurare i pendolari che temono per l'arrivo dell’alta velocità: non ci sarà intralcio con Roma e con la fermata la stazione può solo migliorare. Se dovesse arrivare poi anche il completamento della trasversale, forse i nostri figli non dovranno fare i pendolari per poter lavorare''

Chiusosi il consiglio con l'approvazione unanime da parte di tutti membri, la parola è passata ai tanti ''big'' della politica presenti all'incontro. Dal palco si sono infatti allontanati i consiglieri comunali di Orte e il microfono è passato nelle mani di assessori regionali, deputati e senatori.

''Noi stasera siamo qui per cercare di produrre dei risultati - ha detto sinceramente Enrico Panunzi - Dobbiamo marciare compatti verso l’obiettivo. La nostra provincia è mal collegata nei trasporti stradali e in quelli ferroviari. Non possiamo fare le stazioni per vedere i treni passare: dobbiamo fare tutti quanti uno sforzo per cercare di realizzare questo sogno. La mia volontà è quella di dare delle risposte non solo ai cittadini di Orte, ma a tutti quelli coinvolti in questo importante bacino''.

Sulla stessa riga del consigliere regionale anche il deputato Mauro Rotelli. ''Dobbiamo darci da fare tutti quanti, deve essere una mobilitazione per portare a termine un progetto così importante. Purtroppo il nostro è un territorio che di treni persi ne ha visti fin troppi. Da parte mia metto a disposizione la mia attività parlamentare, ma quello che mi ha reso felice è stato il constatare che sono state tante e diverse le associazioni che hanno manifestato interesse nei confronti dell'alta velocità ad Orte. I cittadini hanno compreso che mettere in collegamento il porto di Civitavecchia e lo snodo stradale e ferroviario di Orte può rilanciare questo territorio''.

Invitati all'incontro, ma più prudenti nelle posizioni, anche alcuni rappresentati politici dell'Umbria. ''In questo momento Trenitalia frappone alla realizzazione ostacoli di tipo tecnico - ha dichiarato il presidente della Provincia di Terni, Lattanzi - ma Orte è un perfetto baricentro per tanti territori coinvolti e che ad oggi non possono essere tagliati fuori dall’alta velocità''. A fargli eco anche l'assessore regionale ai trasporti Chianella che ha parlato della situazione del capoluogo. ''L’esperienza del Frecciarossa a Perugia è stato un esempio davvero positivo per poter rilanciare la mobilità. Ora non vorrei frenare gli entusiasmi ma nel capoluogo l’alta velocità è arrivata dopo l’arretramento di Arezzo. Questi sono treni a mercato, e trattare con Trenitalia non è facile. Noi abbiamo chiesto di valutare due opzioni, Terni ed Orte, perché sappiamo che comunque una forte domanda esiste. La regione Umbria cerca soluzioni per la parte sud: portando l’alta velocità a Chiusi si è aperto un precedente, ci auguriamo positivo, anche per altro territori''.

Battistoni e Gasparri hanno invece sottolineato l'impegno come senatori per la causa di Orte. ''Tutti ci stiamo muovendo per portare avanti questo progetto. Bello vedere che qui siamo uniti a prescindere dai colori politici. La Regione Lazio deve spingere per cercare di prendere questo treno. Chiusi ha avuto la sua parte ma ora tocca a noi cambiare marcia. Al di là dei confini e del campanilismo, dobbiamo tutti remare nella stessa direzione per ottenere dei risultati''.

''La stazione di Orte è un portale per regioni e territori diversi - ha sottolineato il senatore Gasparri -. Uno snodo strategico per tantissimi motivi: ma penso anche ai problemi dei pendolari che quotidianamente viaggiano verso Roma. La questione la conosciamo: mi farò carico di sollecitare Ferrovie dello Stato per creare un dialogo valido su questo tema. Siamo qua per dare un seguito operativo. Il mio impegno è quello di creare incontri con il responsabile delle ferrovie, Battisti''.

In chiusura c'è stato spazio anche per l'intervento di Sergio Pirozzi. ''Prima di tutto vorrei ringraziare Orte per quello che ha fatto per la mia Terra: la solidarietà è una cosa che non si dimentica. Vengo dal territorio di Rieti che è rimasto davvero indietro sotto questo punto di vista. Io credo che l’alta velocità meriti di essere sviluppata, ma gli interessi di 100.000 persone hanno penalizzato milioni di cittadini che si trovano a viaggiare in condizioni pessime. Perciò si all’alta velocità ma consideriamo le priorità di tutti. Quindi non pensiamo solo al business ma anche ai pendolari costretti a viaggiare in una situazione di grande, grandissimo disagio''.




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