ANNO 14 n° 88
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Al Rocchi passa anche l'Olbia: 0-3
Seconda battuta d'arresto
consecutiva per i gialloblu

VITERBESE – OLBIA 0-3

 

VITERBESE (4-3-1-2): Iannarilli; Pandolfi, Scardala, Dierna, Varutti; Cenciarelli (88’ Pacciardi), Cuffa, Marano (81’ Ansini); Belcastro (66’ Bernardo); Neglia, Diop. A disp. Pini, Pacciardi, Micheli, Fè, Corinti, Cardore, Mazzolli. All. Cornacchini.

OLBIA (4-3-1-2): Carboni; Pisano, Miceli, Quaranta, Cotali; Geroni, Piredda (83’ Senesi), Muroni; Murgia (60’ Capello); Kouko, Ragatzu (70’ Tetteh). A disp.: Montaperto, Van der Want, Pinna, Russu, Delgado. All. Mignani.

ARBITRO: Luca Massimi di Termoli. Assistenti: Capaldo (Napoli), Severino (Campobasso.

MARCATORI: Piredda, 56’; Ragatzu, 63’; Capello (76’).

NOTE. Ammoniti Scardala, Cuffa, Marano (V), Kouko (O). Spettatori 1.800 circa. Tempi di recupero: 0’ pt.: 4’ st.

 

di Stefano Renzo

VITERBO - Un’altra sconfitta per la Viterbese. Una battuta d’arresto, la seconda consecutiva, la prima interna stagionale, pesante (0-3), troppo pesante, per quello che si è visto in campo nei novanta e passa minuti. Un’Olbia che ha fatto la sua partita, che è riuscita a ferire i gialloblu nel loro miglior momento con quello che una volta era definito un clamoroso autogol dopo che i padorni di casa, alle prese con i noti infortuni, erano comunque riusciti a fare la partita per la prima ora di gioco quando avrebbero meritato di essere ampiamente in vantaggio. Poco c’è insomma da rimproverare alla Viterbese che in emergenza è riuscita a trovare la necessaria concentrazione e la grinta dei giorni migliori. Almeno fino al primo gol subito. Poi è calato il buio, in tutti i sensi, né si sono accesi i riflettori.

E’ quella prevista la formazione dei padroni di casa che recuperano Belcastro, che va in campo dall’inizio, e Bernardo, che si accomoda in panchina. E’ 4-3-1-2, quindi, con Iannarilli tra i pali, Pandolfi e Varutti difensori esterni, Scardala e Dierna centrali; a centrocampo Cenciarelli, Cuffa e Marano, Belcastro trequartisa alle spalle della coppia Diop, Neglia. Stesso assetto per l’Olbia che deve fare a meno di Cossu (squalificato) e recupera, dopo squalificata, Piredda che si pazza a centrocampo; il terquartista dei sardi è Murgia che si piazza alle spalle delle due punte Kouko e Ragatzu.

E’ brillante l’avvio della gara con le due formazioni che puntano a prendere subito in mano il pallino del gioco. Così iniziano subito i capovolgimenti di fronte, grazie ad una manovra fluida degli ospiti mentre appare maggiorente ragionata e complessa quella dei padroni di casa. Entrambi i portieri rimangono comunque inoperosi nel primo quarto d’ora di gioco. Al 17’, Neglia, sugli sviluppi del primo calcio d’angolo della partita, calcia al volo dal vertice destro dell’area avversaria con palla che va di poco a lato. E’ il primo tiro in porta della gara. Al 20’ si fa viva l’Olbia dalle parti di Iannarilli che devia di pugno un tiraccio di Ragatzu. Chiudono bene sul portatore di palla i sardi concedendo poco spazio e poche possibilità di giocare la palla ai viterbesi che al 22’ vanno vicini al gol con Cuffa che per pochi centimetri non riesce a capitalizzare un calcio di punizione di Belcastro. Passano tre minuti e Cenciarelli va al tiro, parato a terra da Carboni, al termine di una azione manovrata Diop, Neglia, Cenciarelli.

Si lotta su ogni pallone, l’impegno non manca da una parte e dall’altra e non mancano gli spunti e le emozioni. Anche se il punteggio rimane bloccato sullo 0 a 0. Al 41’ clamorosa azione da gol sciupata dalla Viterbese: su respinta di pugno di Iannarilli, pre il contropiede Marano che smarca Neglia il quale manda al tiro Diop il cui diagonale finisce sul fondo a fil di palo. I gialloblu insistono e un minuto dopo Carboni vola a deviare in angolo una velenosa staffilata di Belcastro dalla breve distanza. Sul capovolgimento di fronte il contropiede è aperto da Ragatzu che trova praterie ma la difesa gialloblu è brava a non mandare al tiro né l’attaccante né altri suoi compagni.

I gialloblu sfiorano il vantaggio anche alla ripresa del gioco dopo l’intervallo. Subito angolo e Cuffa in semirovesciata tira in porta ma Carboni è ancora bravo r fortunato per un’altra parata salva risultato. La squadra di casa insiste, continua ad attaccare ma l’Olbia, pure cercando di abbassare il ritmo, non rimane a guardare e cerca di rispondere ad ogni iniziativa degli avversarti. Al 56’, però, è l’Olbia a sbloccare il risultato: fraseggio a centrocampo dei sardi che cercano di allentare la pressione, la palla arriva sui piedi di Piredda che tenta il tiro da oltre venti metri. La palla sembra facile preda di Iannarilli ma una involontaria deviazione di un difensore viterbese (Scardala?) mette fuori causa il portiere e indirizza la palla in fondo al sacco. L’inopinato svantaggio taglia le gambe alla Viterbese che al 63’ subisce il raddoppio degli ospiti con una grande staffilata di Ragatzu dal limite dell’area sulla quale nulla può Iannarilli.

Adesso si fa dura per l’undici di mister Coirnacchini il quale al 66’ richiama in panca Belcastro e getta nella mischia Bernardo passando al 4-3-3. Stenta, però, la Viterbese a trovare il bandolo della matassa e l’undici sardo può gesrtire con una certa tranquillità il doppio vantaggio. Ed al 76’ arriva addirittura ilo terzo gol dell’Olbia con Capello, subentrato a Murgia che si insinua tra i difensori e realizza facile dai quindici metri.

 

 

 



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