ANNO 14 n° 116
Aggressione a Vignanello, arrivano le condanne
Due anni e otto mesi di reclusione per Jacopo Polidori
e Luca Santini, pene più pesanti delle richieste dell’accusa

 

Aggressione neofascista a Vignanello, arrivano le condanne
Due anni e otto mesi di reclusione per Jacopo Polidori e Luca Santini, pene più pesanti delle richieste dell’accusa
VIGNANELLO - Due anni e otto mesi a Jacopo Polidori. Due anni e otto mesi a Luca Santini. Uno presidente di Casapound Cimini, l’altro militante del movimento di estrema destra. Entrambi finiti a processo per l’aggressione ai danni del 24enne Paolo E. 
Su di loro le accuse di lesioni e tentata violenza.
La sentenza di condanna per “lesioni semplici aggravate dai futili motivi e dal messo ideologico”, è arrivata per entrambi questa mattina dopo un’udienza a porte super blindate di fronte al giudice Rigato. Un rito abbreviato secco che ha permesso ai due principali indagati e imputati per l’aggressione di ottenere lo sconto di un terzo della pena: 2 anni e 8 mesi per Polidori e 2 anni e 2 mesi per Santini le richieste del pubblico ministero Stefano D’Arma. L’assoluzione, quelle della difesa. Circa due ore di camera di consiglio e poi la decisione. Più dura delle richieste della Procura. Per il giudice sono stati loro, il 30enne Polidori e l’appena maggiorenne Santini, ad aggredire e a far finire in ospedale il valleranese, nella notte tra l’11 e il 12 febbraio scorso. Oggi costituitosi parte civile ha richiesto 90mila euro di danni: per lui al momento una provvisionale di 5 mila euro. Per il risarcimento si dovrà procedere in sede civile.
L’aggressione ai danno di Paolo, si è consumata intorno alla mezzanotte e mezza di sabato 11 febbraio, all’uscita di una nota pizzeria del paese: il 24enne, in compagnia di alcuni amici, è stato dapprima strattonato, poi rincorso e infine preso a pugni e cinghiate da un gruppo di ragazzi, guidati da Polidori. Una vendetta, questa, messa a segno per motivi politici e ''come mero pretesto per dare sfogo ad un impulso criminale’’, come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare a firma del gip Poli. Dove si sottolinea come l’indagato sia un ragazzo dall’elevata pericolosità sociale, che non nutre alcun timore per le conseguenze del proprio agire. E che, soprattutto, lo scorso 11 febbraio, ha agito con la specifica intenzione di mettere a tacere il giovane Paolo, impedendogli, con la violenza di esprimere le proprie idee e opinioni. Di certo, politicamente opposte alle sue.
Ai domiciliari dallo scorso 3 marzo, Jacopo Polidori è stato oggi condannato. Così come il suo complice Luca Santini. Per entrambi due anni e otto mesi di reclusione. Una sentenza che ha il sapore di giustizia per la parte civile, il giovane Paolo, presente oggi in aula.

VIGNANELLO - Due anni e otto mesi a Jacopo Polidori. Due anni e otto mesi a Luca Santini. Uno presidente di Casapound Cimini, l’altro militante del movimento di estrema destra. Entrambi finiti a processo per l’aggressione ai danni del 24enne Paolo E. Su di loro le accuse di lesioni e tentata violenza.La sentenza di condanna per “lesioni semplici aggravate dai futili motivi e dal messo ideologico”, è arrivata per entrambi questa mattina dopo un’udienza a porte super blindate di fronte al giudice Rigato. Un rito abbreviato secco che ha permesso ai due principali indagati e imputati per l’aggressione di ottenere lo sconto di un terzo della pena: 2 anni e 8 mesi per Polidori e 2 anni e 2 mesi per Santini le richieste del pubblico ministero Stefano D’Arma. L’assoluzione, quelle della difesa. Circa due ore di camera di consiglio e poi la decisione. Più dura delle richieste della Procura.

Per il giudice sono stati loro, il 30enne Polidori e l’appena maggiorenne Santini, ad aggredire e a far finire in ospedale il valleranese, nella notte tra l’11 e il 12 febbraio scorso. Oggi costituitosi parte civile ha richiesto 90mila euro di danni: per lui al momento una provvisionale di 5 mila euro. Per il risarcimento si dovrà procedere in sede civile.L’aggressione ai danno di Paolo, si è consumata intorno alla mezzanotte e mezza di sabato 11 febbraio, all’uscita di una nota pizzeria del paese: il 24enne, in compagnia di alcuni amici, è stato dapprima strattonato, poi rincorso e infine preso a pugni e cinghiate da un gruppo di ragazzi, guidati da Polidori. Una vendetta, questa, messa a segno per motivi politici e ''come mero pretesto per dare sfogo ad un impulso criminale’’, come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare a firma del gip Poli.

Dove si sottolinea come l’indagato sia un ragazzo dall’elevata pericolosità sociale, che non nutre alcun timore per le conseguenze del proprio agire. E che, soprattutto, lo scorso 11 febbraio, ha agito con la specifica intenzione di mettere a tacere il giovane Paolo, impedendogli, con la violenza di esprimere le proprie idee e opinioni. Di certo, politicamente opposte alle sue.Ai domiciliari dallo scorso 3 marzo, Jacopo Polidori è stato oggi condannato. Così come il suo complice Luca Santini. Per entrambi due anni e otto mesi di reclusione. Una sentenza che ha il sapore di giustizia per la parte civile, il giovane Paolo, presente oggi in aula.



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