ANNO 14 n° 111
''Aggredito e colpito al volto solo per non aver offerto una sigaretta''
Vittima un giovane studente

VITERBO – Aggredito per uno dei più banali motivi. Colpito al volto con un pugno così forte, da farlo quasi cadere a terra. Vittima dell’inquietante episodio di violenza, un giovane studente fermo fuori alla stazione del Porta Romana assieme ad un folto gruppo di amici ad aspettare il treno per tornare a casa.

Poi l’arrivo dell’uomo. Un metro e 65 di statura, robusto, ben noto alle forze dell’ordine cittadine.

''Mi dai una sigaretta?'' avrebbe chiesto ai ragazzi, che si sarebbero rifiutati di offrirgliela. Da qui la reazione tanto violenta quanto improvvisa: un pugno in pieno volto al giovane che, tra tutti, aveva preso parola. E, nell’agitazione generale, la sua fuga verso il centro della città.

''Siamo stati chiamati dalla centrale e immediatamente siamo intervenuti alla stazione – spiega in aula uno dei due poliziotti a bordo della pattuglia – il ragazzo era ancora dolorante e ferito, quando abbiamo raggiunto il suo aggressore. Lo abbiamo fermato, ma non è stato affatto facile''.

Con la stessa violenza mostrata pochi minuti prima, l’uomo ora imputato per lesioni, minacce e resistenza a pubblico ufficiale, si sarebbe scagliato contro i due poliziotti.

''Ma che volete da me? Tanto lo so dove abitate e che avete famiglia. Da oggi in poi non dormirete più sonni tranquilli, io vi ammazzo'' avrebbe urlato contro le divise.

''Poi ha cominciato a prendersi a pugni e schiaffi. Lo abbiamo portato in caserma per farlo calmare'' conclude.

Si tornerà in aula il prossimo 7 marzo per ascoltare la versione dell’imputato e arrivare alla sentenza.




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