ANNO 14 n° 111
''Abbiamo sofferto, ma sul nostro successo nulla da dire''
Cornacchini contento della Viterbese

di Giulio Fede

VITERBO - La Viterbese riprende ad allenarsi oggi pomeriggio. Allo stadio Enrico Rocchi, mister Cornnacchini verificherà le condizioni di Scardala (costretto ad uscire domenica nel corso del secondo tempo per un problema muscolare) e quelle di Mallus (reduce da un infortunio che gli ha fatto saltare le ultime due gare) ed immediatamente dopo comincerà a parlare con i suoi del Renate, la formazione brianzola che, reduce da due vittorie consecutive (tre in cinque partite), sarà domenica l’avversaria dei gialloblu nella loro seconda gara interna consecutiva.

''Spero di poter avere l’intera rosa a disposizione – dice il tecnico di Fano – per poter preparare al meglio la gara di domenica quando ospiteremo un avversario che anche esso ha avuto un brillante avvio di stagione. E’ una squadra molto fisica, mi dicono, che ha subito gol (7, ndc), ma che ha anche segnato molto (9 reti, il massimo del girone, come Cremonese ed Arezzo, ndc). Un’altra partita complicata, insomma, ci sarà da lottare. Come sempre, d’altra parte''.

Il Renate di Luciano Foschi (un altro ex Viterbese che, da giocatore, si fece molto apprezzare nelle sue tre stagioni in gialloblu, in C2, dal 1996-97 al 1998-99, 85 presenze e 4 gol) è insomma già l’argomento del giorno dalle parti di via della Palazzina, dove per la verità si sente ancora l’eco della vittoria di domenica su un Prato sì in piena crisi, ma comunque capace di fare in qualche modo la partita. ''Abbiamo sofferto – diceva Cornacchini domenica a fine gara – ma credo che alla fine nulla ci sia da dire sulla legittimità del nostro successo che, anzi, avrebbe potuto essere anche più consistente nel punteggio finale''.

Samuele Neglia miglior cannoniere della Viterbese (suoi tre dei cinque gol finora realizzati dall’undici gialloblu) è più che mai diventato il beniamino dei tifosi e lo spauracchio delle difese avversarie. Su di lui spende parole di elogio anche il suo allenatore: ''È stato molto bravo nello sfruttare l’errore degli avversari in occasione del gol che ha realizzato al Prato. Neglia ha una disponibilità eccezionale al sacrificio, è un giocatore molto importante per noi, sicuramente''.

Domenica è andato in gol, mettendo al sicuro il risultato quando mancava ancora più di mezz’ora alla fine, anche Abou Diop, inserito, un po’ a sorpresa per la verità, nell’undici iniziale per la prima volta in stagione. ''Fare gol è la cosa più importante che esiste per un giocatore - ha detto nel dopo partita – ed esserci riuscito nella mia prima gara da titolare mi dà naturalmente una gioia immensa. Se mi sento più attaccante centrale o esterno? In questo gruppo che è la Viterbese conta solo dare sempre il massimo per ottenere il risultato ed io non sfuggo certo a questa regola e faccio ciò che l’allenatore mi dice di fare, sempre con estremo impegno. Qui l’attaccante centrale è Sforzini che è un giocatore importante, un attaccante capace di fare reparto da solo, un compagno sempre pronto a darti il consiglio giusto e ad infonderti coraggio. Mi è dispiaciuto che oggi non sia riuscito a fare gol, ci è andato vicinissimo e sono sicuro che presto arriveranno anche le sue reti''.

Infine, ma non per ultimo, la chiamata nell’undici iniziale di Daniele Ansini che fino a ieri aveva fatto sempre panchina. ''Avevo bisogno di qualità – rivela Cornacchini – ed ho pensato ad Ansini che ne ha tanta e che in settimana avevo visto bene. Ha risposto come mi aspettavo, ha disputato una buona partita”. “All’inizio – spiega l’ex Fiorentina – ero un po’ teso, non lo nascondo, ed ho cercato di fare le cose nel modo più semplice. Poi è andata un po’ meglio, i compagni mi hanno sostenuto, questo è quello che si dice un grande gruppo, e credo di essermela cavata''.



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