ANNO 14 n° 89
A Viareggio per riscrivere la storia
Oggi pomeriggio (ore 18) la finale della poule scudetto contro il Piacenza
allo stadio dei Pini, dove otto anni fa la Viterbess salutò la serie C

di Stefano Renzo

VITERBO – Viterbese e Piacenza di fronte per lo scudetto. Laziali ed emiliani si sfidano - a Viareggio, stadio dei Pini, ore 18 - per conquistare quel titolo di Campione d’Italia di serie D che parecchi snobbano (specie gli eliminati) ma che può dare piacere e prestigio specie a chi, è il caso della Viterbese, nella propria bacheca non è in grado di esporre tanti e particolari trofei. Viterbese e Piacenza non nascondono di tenerci eccome ad iscrivere il proprio nome, di seguito a quello del Siena che lo ha vinto la passata stagione, nell’albo d’oro di questa manifestazione e si può scommettere che daranno fondo a tutte le proprie energie per uscire vincitori dal confronto di oggi in modo da chiudere al meglio una stagione che è stata già ricca di trionfi.

Le due squadre hanno dato dimostrazione della propria forza e della propria condizione nella rispettiva semifinale di ieri l’altro. I lupi biancorossi hanno stoppato la marcia del Gubbio (unica squadra ad aver sempre vinto nella fase a gironi della poule) con un successo forse più netto del punteggio finale (3-2); i gialloblu di Federico Nofri, è noto, hanno sommerso il Bellinzago sotto un 6-1 che parla da solo con una prestazione che ha sfiorato la perfezione, se di perfezione nel calcio fosse consentito parlare.

''Venerdì – ha detto il tecnico perugino al termine della gara – abbiamo compiuto un piccolo capolavoro interpretando al meglio la partita dal primo all’ultimo minuto, riuscendo a concedere molto poco ai nostri avversari che abbiamo tenuti sempre sotto pressione”. Appena il tempo di godere del trionfo della semifinale e già ieri i gialloblu erano a ragionare sugli avversari di oggi e su come affrontarli. Mister Nofri, accompagnato dal suo staff tecnico, ha assistito a Piacenza – Gubbio: ''Una bella partita – ha detto il condottiero gialloblu – tra due buone squadre. Lo sapevamo, non è stata una sorpresa, e lo abbiamo constatato personalmente. Il Piacenza ? Una squadra forte, che non a caso ha fatto cose straordinarie in campionato. Ci impegnerà duramente, ne siamo coscienti, così come siamo però consapevoli della nostra forza e delle nostre possibilità di affrontare la gara a testa alta, senza timori di sorta. Sarà il campo a dare il responso definitivo ed inappellabile''.

Sugli schieramenti, nessuna indiscrezione da entrambe la parti. Sul fronte emiliano ci sono le squalifiche dei due tecnici espulsi venerdì sera (due giornate all’allenatore dei portieri, una all’head coach Franzini che quindi la finale la seguirà dalla tribuna), mentre nessun giocatore è stato fermato dal giudice sportivo. Il Piacenza potrebbe recuperare almeno qualcuno degli infortunati di ieri l’altro, vale a dire Silva (è andato in panchina), Minincleri e Contini i quali con il Gubbio non erano tra i venti della lista consegnata all’arbitro. In casa gialloblu, non ci sarà Cuffa per il quale è scattata la prevista squalifica dopo la seconda ammonizione. Rimane da vedere chi sceglierà Nofri per sostituirlo: uno tra Nuvoli e Selvatico (seppure con compiti diversi) sono le soluzioni più gettonate. Per il resto, ma guai a darlo per scontato, potrebbero esserci, tutti o quasi tutti gli stessi dieci di giovedì, atleti che hanno speso molto ma altrettanto dovrebbero aver recuperato in 48 ore (specie quelli che domenica avevano usufruito del turnover mai azzeccato come questa volta) ed essere pronti a raccogliere tutte le energie per affrontare l’ultimo prestigioso impegno stagionale.

VITERBESE (4-2-3-1): Pini; Pandolfi, Dierna, Scardala, Pacciardi; Ansini, Selvatico (Nuvoli); Neglia, Belcastro, Boldrini; Bernardo (Invernizzi). All. Nofri.

PIACENZA (4-3-3): Boccanera; Di Cecco, Sentinelli, Silva, Contini (Colombini); Taugourdeau, Cazzamalli, Hraiech; Matteassi, Marzeglia, Franchi (Minincleri). All. Franzini (squalificato).



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