ANNO 14 n° 109
A Palazzo Farnese la prima immagine
di un fabbricante di maschere
Lo rivela uno dei pił celebri artigiani veneziani, Guerrino Lovato, in un saggio

CAPRAROLA – È tempo di carnevale. È tempo delle sfilate dei carri allegorici, dei travestimenti colorati, dei balli e della musica che anima le strade delle città. E a fare da protagoniste in questo divertente periodo dell’anno sono sicuramente le maschere, parte importante della tradizione culturale e antropologica dell’Italia. Da Venezia, città famosa anche per il suo spettacolare carnevale, arriva una notizia davvero sorprendente che riguarda la Tuscia e le origini dell’antica arte di mascheraio.

Sarebbe infatti custodita tra i bellissimi affreschi di Palazzo Farnese, a Caprarola, la prima e la più antica raffigurazione di un fabbricante di maschere. A rivelarlo Guerrino Lovato, uno dei più famosi artigiani veneziani della bottega ''Mondonovo'', in un saggio in uscita il 2 febbraio.

Secondo Lovato infatti la prima immagine di ''mascheraio'' sarebbe custodita all’interno del palazzo pentagonale costruito nel XV secolo nel Comune della Tuscia, nella sala nota come la Stanza dell’Aurora in cui è conservato il ciclo pittorico eseguito nel 1553 da Taddeo Zuccari.

''In un ovale dei quattro angoli dell’affresco centrale – spiega Lovato – è dipinta la 'Casa del sonno' che mostra in primo piano la figura di Morfeo raffigurato come un genio alato nudo e ricciuto, giovane come un Eros adolescente, seduto su dei panni colorati intento a modellare, su di un desco giallo, una nuova maschera che lo fissa negli occhi. Vicino ha un ammasso di creta informe e sopra quattro maschere finite, due femminili e una maschile ricca di barba e baffoni''.

© ANSA

(foto di Ansa)




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