ANNO 14 n° 88
''A costo di rimanere da solo,
io difendo FI e il mio sindaco''
La fede politica di Giulio Marini non vacilla di fronte alle ipotesi di transfughi dal gruppo degli azzurri

di Annamaria Lupi

VITERBO – Una ridda di voci circolano e si fanno insistenti alla luce di un centrodestra dilaniato al suo interno da possibili rimpasti e rimaneggiamenti di deleghe a seguito del risultato ottenuto dalla Lega alle Europee. Il Carroccio alza la voce e anche l'asticella relativamente alle posizioni nell'esecutivo.

Intanto qualcuno su Forza Italia ipotizza scenari al limite della fantapolitica: il passaggio di tutti e 5 i consiglieri al gruppo misto. Ipotesi su cui abbiamo chiesto lumi al capogruppo Giulio Marini.

“A oggi è fantapolitica. Il problema che dobbiamo tamponare è strutturale, in questo momento Forza Italia, soprattutto a livello nazionale è in difficoltà, ma a Viterbo in particolare è destrutturata quindi la soluzione non è scappare via anzi, bisogna piantare i piedi ben saldi sul territorio. E questo significa che anche la nostra presenza in Comune deve essere meglio valorizzata altrimenti stiamo lì in balia di altre forze politiche, occorre trovare una soluzione affinché Fi sia più rappresentativa”.

E come si può fare? Tra l'altro la foto che immortala l'assessore Antonella Sberna in aula seduta vicino al capogruppo FdI Bianchini ha dato la stura, anche alla luce dell'appoggio di Daniele Sabatini a candidati meloniani alle Europee, a ipotesi di un suo possibile passaggio.

“Una foto non è una valutazione oggettiva, solo voci maliziose. Tutti i giorni io ho vicino consigliere e consiglieri di altri partiti ma ciò non significa che per questo li corteggio o mi corteggino. Poi sta nella volontà di Antonella definire quello che è il suo percorso politico ma non mi sembra che oggi dia l'impressione di voler abbandonare Forza Italia”.

Tornando sulla necessità di ristrutturarsi meglio in Comune, numericamente siete in cinque. Quindi?

“Siamo rappresentativi. Siamo un bel gruppo, a mio avviso da far crescere. Ci sono delle persone interessanti dal punto di vista politico: ho avuto il piacere di conoscere Isabella Lotti, Paola Bugiotti e Matteo Achilli. Tre giovani su cui vale la pena di investire tempo per formarli, per farli crescere e ci tengo a dar loro la possibilità di mettere in mostra le loro potenzialità, non è che stanno in consiglio solo per alzare la mano e basta. Non cito l'altro consigliere perché Paolo Muroni non ha certamente bisogno di formazione per crescere, dato che vanta già esperienza e competenza a livello amministrativo”.

A proposito di Paola Bugiotti. Ha la delega alla Scuola musicale comunale, pertanto ricopre un ruolo però sembra comunque sia stata o forse è ancora tentata da altre sirene.

“Così si dice in giro ma io non mi metto a inseguire i pettegolezzi. Oltre a essere professionalmente una persona valida penso che sia su di lei che sugli altri due si possa lavorare per farli crescere. Se mi danno la possibilità credo che siano tre persone che possono dare anche un notevole contributo in futuro, però bisogna trovare una strategia che consenta loro di crescere. Non è certo stando lì a fare donne e uomini-paletta che ciò può avvenire ma solo investendoli di responsabilità”.

Attualmente è vero però che in consiglio Fi si trova stretta tra Lega e FdI.

“Ed è compito mio slegarla. Una Forza Italia appiattita non serve né al territorio né ai miei giovani consiglieri quindi se, e dico questo senza tema di smentita da parte del partito perché ne abbiamo parlato, mi si dà la possibilità di slegare Fi e di far crescere questi giovani io sarò soddisfatto e farò di tutto per ottenere tale risultato. E se l'amministrazione non ci crede allora prenderò le mie decisioni e i consiglieri le loro. La mia missione oggi è far crescere le giovani leve e farò di tutto con le buone o con le cattive perché ciò accada”.

In conclusione dunque smentisce qualunque ipotesi di passaggio al gruppo misto?

“No. Anche perché un'eventuale alternativa non sarebbe il gruppo misto. Per quanto mi riguarda sarebbe casomai una posizione diversa nei confronti della maggioranza. Da uomo libero, a costo di rimanere da solo, io difendo il mio sindaco, il centrodestra e il mio partito che è una delle quattro formazioni che governano il Comune. Niente gruppo misto, il che potrebbe anche configurarsi in una posizione ancora più forte: un conto è uno che si slega e va a fare il pensionato nel gruppo misto, altro è invece battagliare contro il consiglio comunale in maniera politica dentro un partito”.




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