ANNO 14 n° 79
A 86 anni insegue i suoi rapinatori
in Superstrada con la 500
L’anziano sarebbe stato poi preso a pugni e lasciato riverso a terra sulla carreggiata

ORTE – (b.b.) ''Mi avevano appena venduto tre cassette di frutta, ma i 10 euro che gli avevo dato per averle caricate in auto evidentemente non bastavano e così con un gesto rapidissimo mi hanno sottratto tutti i soldi che avevo nel portafogli e si sono dati alla fuga a bordo del loro Fiorino bianco''. 500 euro in banconote di grosso taglio che l’anziano, classe 1932, aveva da poco ritirato.

Ma, nonostante la rapina appena subita, l’86enne non si sarebbe affatto dato per vinto: ''Sono salito in macchina e li ho inseguiti. Li ho raggiunti perché andavo molto più forte di loro, poi mi hanno superato di nuovo e dopo 3 o 4 chilometri sono riuscito a bloccarli. Mi sono messo davanti con la mia auto ed è stato in quel momento che uno dei due è sceso''.

Il più giovane dei due, un uomo che l’anziana vittima descrive come ''moro, dalla folta barba nera'' sarebbe sceso dal lato passeggero del furgoncino e raggiunta la macchina del 86enne lo avrebbe iniziato a riempire di pugni, fino a lasciarlo a terra, lungo la carreggiata della Superstrada di Orte e poi darsi alla fuga.

Sono stati alcuni passanti a notare la Fiat 500X ancora accesa a bordo della strada e l’anziano riverso a terra.

''Era pieno di sangue in faccia e palesemente sotto shock – ha spiegato ieri mattina in tribunale una donna che per prima ha soccorso l’anziano – stavo andando verso Terni con mio figlio quando l’ho visto. Ho chiamato l’ambulanza e i carabinieri: ho provato a chiedergli cosa fosse successo, ma non riusciva a parlare per quanto accaduto''.

I fatti risalirebbero al 13 aprile del 2018 e A.M. finito in manette per rapina e lesioni dovrà comparire il prossimo 22 ottobre in aula: sarà in quell’udienza che l’86enne potrà fare il suo riconoscimento di fronte al collegio presieduto dal giudice Silvia Mattei.




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