ANNO 14 n° 88
8xmille: la ''Piccola Casa della Misericordia'' a Caprarola è al centro della nuova campagna di comunicazione della Cei
Un piccolo centro diurno per ragazzi con disabilità dove l’autonomia diventa la nuova normalità

 

CAPRAROLA - La campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana ha l’obiettivo di ricordare il valore della partecipazione. Una nuova strategia e un nuovo format illustrano, sempre con concretezza ed efficacia, ciò che rende migliore l’Italia. Raccontano l’orgoglio di far parte del “Paese dei progetti realizzati”, divenuti realtà grazie all’impegno di milioni di volontari, migliaia di sacerdoti e suore.

Un Paese da scoprire sul sito www.8xmille.it della Conferenza Episcopale Italiana. 15 i progetti al centro della nuova campagna, scelti tra le migliaia sostenuti in questi anni, in Italia e all’estero, attraverso le tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nel Terzo mondo. La firma è servizio al prossimo e trasparenza. La Chiesa cattolica ogni anno si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e dei contribuenti italiani per rinnovarla, a sostegno della sua missione. L’utilizzo dei fondi è rendicontato anche sul web attraverso la Mappa 8xmille, in continuo aggiornamento.

Tra le opere della campagna 2019 figura anche la “Piccola Casa della Misericordia” di Caprarola, piccolo borgo del viterbese, dove la Caritas parrocchiale di San Michele ha aperto un centro diurno per i tanti giovani con disabilità cognitiva e psichiatrica poco inseriti tra i coetanei.

“Da sempre eravamo in contatto con tante famiglie - spiega Don Mimmo Ricci, parroco di San Michele Arcangelo a Caprarola - che vivevano situazioni di difficoltà dovute alla presenza di persone disabili, accudite dai familiari 24 ore su 24”. Solitudine, problemi economici, disabilità eterogenee, dalla sindrome di Down a forme di autismo: queste le principali problematiche di coloro che chiedevano aiuto e supporto. Da qui la scelta di realizzare un centro diurno che dopo un’ampia ristrutturazione, grazie a 31 mila euro dall’8xmille della Chiesa cattolica, oggi dà spazio ad attività riabilitative, dalla pittura alla musicoterapia. Accoglie 12 ragazzi seguiti da due operatrici e cinque volontarie.

“Il parroco don Mimmo Ricci nel 2016 ci ha messo a disposizione alcuni spazi accanto alla chiesa per il primo laboratorio ricreativo” spiega Erika Polidori, psicologa - Un’opportunità per i giovani che non avevano mai avuto esperienza del mondo al di fuori delle mura domestiche. Le famiglie lentamente si sono affidate a noi e il nostro è diventato anche un gruppo di supporto e psico-educazione parentale. Dopo ‘giornate di inclusione’, spese a spiegare il progetto ‘porta a porta’ e nelle scuole, sono arrivate le prime vacanze al mare, le notti fuori, i percorsi di autonomia per andare a comprare un gelato da soli. La gioia dei ragazzi di fronte a novità mai sperimentate è indescrivibile. ‘Andiamo al centro diurno’ dicono oggi ai genitori, sollevati, felici per i figli che non sono più soli. Ora abbiamo richieste in lista d’attesa. A Caprarola è la nuova normalità”.

Disponibile sul sito 8xmille.it un video racconta la quotidianità di una comunità “speciale” attraverso la testimonianza dei volontari, degli operatori e delle mamme dei ragazzi che al Centro scoprono la bellezza di vivere liberi da pregiudizi e da barriere.

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