ANNO 14 n° 115
Caccia, Regione in tilt sulla preapertura
''Autorizzata quella per la tortora, i cui esemplari in questo periodo sono migrati altrove''

Da Giordano Sugaroni riceviamo e pubblichiamo.

ACQUAPENDENTE - Il responsabile dell’associazione venatoria ''Caccia, sviluppo e territorio'' Pietro Casasole, protesta per i provvedimenti della pre-apertura della Regione Lazio nei giorni 1 settembre e domenica 8 settembre.

''La Regione Lazio guidata dall’onorevole Zingaretti nel decreto del 09.08.2019, stabilisce la preapertura nei due giorni sovracitati per le specie tortora (riferimento africana), eliminando la cornacchia grigia, gazza, ghiandaia, merlo. A prescindere che come associazione siamo contrari a questo tipo di pre-apertura perché si autorizzano mattanze di questa specie, vorrei ricordare al presidente che non vi sono attualmente esemplari di tortore nel territorio regionale, in quanto con i primi temporali le stesse emigrano nei luoghi d’origine. Quindi ci domandiamo a che cosa cacceremo in queste date. La seconda considerazione che ritengo opportuno effettuare stà nel chiedermi dove erano le associazione venatorie che si dicono Federali come Federcaccia, Arcicaccia, Enalcaccia, Liberacaccia, Ente Protezione selvaggina, Migratoristi, quando veniva discussa detta pre-apertura. Ma soprattutto cosa ne pensano i loro iscritti i quali, per portare il fucile in custodia, rischiano qualche verbale avendo profumatamente pagato i loro diritti. Devono protestare. Terza considerazione, da quanto si legge nella delibera di pre-apertura, approvata dalla Regione, i corvidi ed il merlo nono sono stati inseriti sotto richiesta del Comitato tecnico faunistico venatorio regionale per il rispetto dell’arco temporale venatorio che avrebbe causato l’anticipo di chiusura: per i corvidi al 15 gennaio, per il merlo il 15 dicembre (per quest’ultimo negli anni passati chiusura prevista al 28 dicembre e per i corvidi al 10 febbraio). Le Regioni limitrofe non hanno tutti questi problemi. Chiedo, infine, alle associazioni animaliste regionali perché non si degnano di fare una protesta per i provvedimenti che la Regione Lazio ogni anno crea nei confronti della specie tortora, oramai in declino. L’ultima considerazione, infine, e che venga revocato il decreto regionale del giorno 9 agosto dove si è stabilita la preapertura nei giorni 1 e 8 settembre, come riportato da Bighuter di venerdì 9. Non posso far altro che chiedere di protestare per queste discriminazioni che ogni anno subiamo da chi dovrebbe tutelarci''.




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