ANNO 14 n° 115
Samuele Coco
Giovedì web iPhone si fa più grande: in arrivo l'Apple Watch
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di Samuele Coco

VITERBO - I tanti rumors circolati in rete nei giorni scorsi hanno trovato conferma: Apple ha lanciato il suo orologio intelligente ed ha aumentato le dimensioni del display dell’iPhone. In sintesi, questo è quello che si è visto (o dovremmo dire non visto, a causa dei problemi nello streaming…) nell’evento indetto da Apple.

Ma procediamo con ordine. Da mesi, sui forum o sui siti di tecnologia, non si fa che parlare dell’uscita del nuovo modello di “melafonino”. Le indiscrezioni provenienti dalla Cina che mostravano non uno, ma ben due nuovi iPhone dal display di dimensioni maggiori, si sono rivelate esatte. Apple ha infatti lanciato iPhone 6, dal display di 4,7 pollici e iPhone 6 Plus, arrivando addirittura a 5,5 pollici. Una vera e propria svolta per la compagnia di Cupertino che, fino a qualche tempo fa, difendeva a spada tratta la migliore usabilità di un display più piccolo. Ma d’altronde il mercato chiede telefoni più grandi e, alla fine, anche Apple ha dovuto adattarsi.

Le novità che accompagnano il lancio di questi nuovi dispositivi sono diverse: dalla fotocamera migliorata e stabilizzata otticamente, ai miglioramenti nell’autonomia della batteria, ma quello che più ha impressionato è, senza dubbio, il nuovo sistema di pagamenti chiamato Apple Pay. Disponibile inizialmente solo sul territorio americano, Apple Pay permetterà di effettuare pagamenti attraverso i nuovi iPhone, in tutta sicurezza e con estrema facilità. Il sistema, mostrato durante l’evento, gode già dell’appoggio di grandi aziende come Visa, Master Card e di venditori internazionali come Mc Donald’s.

I prezzi restano in linea con la tradizione Apple: per l’Italia si parte sempre da 729 euro per il modello da 4,7 pollici. A stupire, però, c’è anche il prezzo della versione più capiente del modello da 5,5 pollici: per acquistare il nuovo iPhone Plus, infatti, ci vorranno più di mille euro. Gli iPhone saranno in vendita nel nostro Paese a partire dal 3 ottobre.

Ma quello che tutti stavano aspettando era la ''one more thing''. Anche in questo caso, dopo averne tanto parlato in rete senza mai vedere un prototipo, l’orologio intelligente della Mela è stato finalmente presentato. Apple Watch, questo il nome definitivo del prodotto, ha un design quadrato con angoli arrotondati ed è disponibile in tre differenti versioni: Watch, Sport, Edition. Caratteristica comune è la possibilità di cambiare il cinturino e personalizzare il display. Watch presenta sul retro dei sensori che registrano il battito cardiaco e monitorano l’attività dell’utente, al fine di spingerlo ad evitare uno stile di vita sedentario.

Lo smartwatch ha un sistema operativo creato appositamente ma per funzionare in piena totalità, necessità di un collegamento con l’iPhone. Durante l’evento, Apple non si è soffermata su prezzi e funzioni specifiche, in quanto Watch verrà lanciato solamente nel 2015. Per ora, la società si è limitata ad annunciare un prezzo di partenza di 349 dollari.

Questo evento è stato il primo vero senza Steve Jobs. Apple, guidata ormai da anni da Tim Cook, ha intrapreso una strada differente da quella segnata dal suo fondatore. Gli iPhone presentati ieri, ad esempio, sono certamente dei prodotti di fascia alta e con caratteristiche di prim’ordine, ma risulta difficile credere che se Jobs fosse ancora vivo, si sarebbero visti display così grandi e, quindi, senza la tanto reclamizzata usabilità con una mano.

Il nuovo corso però ha voglia di stupire ancora e distinguersi dal passato: in quest’ottica, Apple Watch rappresenta il prodotto “disruptive” che ha caratterizzato i successi passati dell’azienda californiana. Il design è un fattore soggettivo, ma l’orologio intelligente di Apple non fa ancora gridare all’effetto “WOW” che ha accompagnato l’iPhone, ad esempio. La concorrenza guidata da Samsung, Google ed LG, ha già presentato smartwatch che sono in linea con quello di Watch, perciò stavolta non sembra esserci alcun vantaggio tempistico a vantaggio di Apple. Il nuovo corso lanciato da Tim Cook allora sembra quello di voler seguire il mercato ed i clienti invece di imporre le proprie scelte.

Sicuramente i dispositivi della Mela continueranno a vendere come successo fino ad ora, ma sapranno ancora generare vera innovazione e, soprattutto, l’entusiasmo di quelli lanciati da Jobs?



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